Ricominciare a 40 anni? Sì, e rifarei tutto da capo
2020. Pandemia. Locali chiusi. Musica spenta. Silenzio.
Per chi, come me, lavora da oltre vent’anni nel mondo dello spettacolo notturno, quel periodo è stato uno stop improvviso. Uno di quei momenti in cui non puoi far altro che fermarti, ascoltare il silenzio e farti delle domande.
Così, mentre spegnevo le candeline del mio quarantesimo compleanno in pieno lockdown, ho iniziato a chiedermi:
“E adesso cosa faccio?”
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Il mio primo amore: lo spettacolo notturno
Mi occupo di booking per un importante management italiano. Il mio mondo è fatto di DJ, format, eventi by night.
È un lavoro che conosco bene e che amo profondamente: da oltre vent’anni è la mia casa, la mia adrenalina, la mia normalità. E ancora oggi è parte viva della mia quotidianità.
Ma nel 2020 tutto si è fermato. E io, che non sono mai stata una da “mettiamoci comodi e aspettiamo”, ho iniziato a guardarmi intorno.
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Una nuova curiosità: i social media
I primi passi sono stati timidi.
Un amico che mi chiede: “Mi dai una mano con Instagram?”.
Un profilo da sistemare. Una bio da riscrivere.
E poi, un corso. Un altro. Una diretta. Un tutorial.
E via, mi ci sono buttata.
Mi sono incuriosita. E poi appassionata.
Ho iniziato a vedere il mondo dei social non più solo come “contenitori di foto”, ma come strumenti potentissimi per comunicare, crescere, esprimersi.
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Formarsi da zero a quarant’anni
Mettersi a studiare di nuovo dopo i 40 anni è strano. È affascinante. È difficile.
Ti senti impacciata. Ti senti in ritardo. Ti senti giudicata.
Ma poi succede qualcosa: inizi a capire.
Inizi a testare. A sbagliare. A migliorare. A creare.
E soprattutto inizi a sentire quella cosa bellissima che si chiama orgoglio.
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Oggi sono ancora io. Ma con qualcosa in più.
Continua il mio lavoro nel mondo dello spettacolo, con lo stesso entusiasmo di sempre.
Ma oggi affianco a quella me anche una nuova versione: una donna che si è formata, che ha scelto di mettersi in gioco come social media manager.
Una donna che ha imparato a comunicare online, a creare strategie, a pensare contenuti.
Una donna che ha ancora mille insicurezze (quelle non mancano mai).
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Condividere fa bene
Se questa storia ti ha parlato, ti sei riconosciuta o ti ha anche solo fatto venire voglia di rimetterti in gioco…
Raccontamelo. Scrivimi. Oppure tienitelo stretto, ma prometti a te stessa che prima o poi, quel passo lo farai.
Io sono ancora in cammino. E forse, lo saremo sempre.

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Commenti
Ho vissuto quel periodo lavorando in una clinica privata, tra turni infiniti e incertezze. Leggere questo articolo mi ha colpita: racconta bene cosa significa reinventarsi, anche quando tutto sembra fermo. Un messaggio che dà forza a chi, come me, ha dovuto continuare ad andare avanti con coraggio.